Fonti

Dire la propria opinione è un diritto, una libertà fondamentale che non deve mai venire meno in una società che voglia definirsi democratica.

Ma un’opinione non può e non deve essere solo un modo per dare aria alla bocca, in nome semplicemente della libertà di parola. Bisogna che essa poggi su fatti accertati, su dati raccolti nel corso del tempo, su ricerche condotte nell’ambito di un determinato argomento.

In una parola, sulle FONTI.

 

Ecco quali sono le mie:

QUOTIDIANI: La Stampa, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano. Non li leggo tutti ogni giorno – non ne avrei né il tempo né la possibilità economica – ma grazie alle biblioteche, fondamentali presidi culturali che si dibattono in gravi difficoltà nell’indifferenza generale, posso accedere gratuitamente e in qualsiasi momento alle singole testate. E naturalmente c’è la funzione di Ricerca Archivio sui loro siti Web.

PERIODICI LEGATI AI QUOTIDIANI: innanzitutto gli inserti settimanali de La Stampa, ovvero Tutto Scienze e Tutto Libri; poi quelli de La Repubblica, ovvero Il Venerdì di Repubblica, Robinson e D La Repubblica delle Donne: non bisogna stupirsi di quest’ultima scelta, poiché contiene articoli e soprattutto rubriche di interesse generale; infine quelli de Il Corriere della Sera, ovvero La Lettura e Sette.

PERIODICI SINGOLI: in questa categoria al primo posto va senz’altro Internazionale, il settimanale che, come noto, raccoglie i migliori articoli della stampa estera di tutto il mondo e li rende disponibili in traduzione italiana; subito dopo viene Limes – Rivista Italiana di Geopolitica, il mensile formato libro dedicato alle grandi questioni internazionali, conosciuto ed apprezzato per le sue mappe e cartine molto dettagliate; c’è poi MicroMega, anch’esso mensile; il settimanale Vanity Fair: al pari di D – La Repubblica delle Donne non deve essere considerato un periodico solo per il pubblico femminile, poiché accanto agli articoli di gossip e ai servizi di moda hanno ampio spazio anche reportage seri e documentati; ed infine l’edizione italiana della rivista National Geographic: contrariamente a quanto si può pensare, non parla solo di animali ed esplorazioni, ma affronta tutti i temi importanti del nostro tempo, dal cambiamento climatico all’impatto ambientale, dalle problematiche di genere alle innovazioni tecnologiche, dalla crisi economica alla sovrappopolazione.

 

Queste sono le fonti principali, che chiunque può consultare in proprio. Ad esse, data la mia formazione culturale (trovate tutte le informazioni nella pagina Chi sono), affianco la lettura di altri periodici, maggiormente legati al mio specifico campo di studi, ovvero l’Archeologia e la Storia. Archeologia Viva, Archeo e Storica National Geographic non sono, comunque, riviste per specialisti: hanno uno stile divulgativo e a tutti comprensibile, e si trovano facilmente in edicola.

I quotidiani e i periodici servono a rimanere costantemente aggiornati ed informati sull’attualità, sulle grandi questioni che coinvolgono il mondo in cui viviamo. E servono perché garantiscono un’informazione approfondita e, soprattutto, certificata: perché, lo diciamo qui e lo ripeteremo altre volte, non basta scorrere le news di Facebook.

Ma, da soli, quotidiani e periodici non bastano. Chi desidera approfondire una particolare tematica, e formarsi su di essa un’opinione solida e documentata, deve rivolgersi ad un’altra fonte, la più importante di tutte.

 

I LIBRI: i libri, come è noto, si dividono in due tipologie principali: quelli di narrativa (i romanzi) e quelli di saggistica. Nei miei post troverete, tra le fonti consultate, i testi di saggistica, com’è ovvio. Ma anche i romanzi possono essere molto utili, e qualche volta troverete citati anche loro: non come fonti, va da sé, ma come semplici consigli di lettura. Spesso infatti per approcciare una certa tematica è meglio una storia romanzata: è senz’altro più coinvolgente e appassionante rispetto ad un saggio, che può risultare noioso, arido e pesante.